Cripta di Sant’ Agnese in Agone a Roma
La nuova illuminazione per la Cripta di Sant’Agnese in Agone è stata pensata per garantire un’atmosfera intima e sobria, che la natura ipogea dello spazio e la storia drammatica che racchiude, impongono. La presenza di superfici pittoriche su tutte le superfici ha reso particolarmente complesso l’inserimento di elementi tecnologici e il contenimento dell’impatto visivo in uno spazio caratterizzato da dimensioni, soprattutto altezze, così contenute. La logica è quella della totale reversibilità dell’intervento che potrà essere disinstallato in qualsiasi momento senza lasciare traccia. Tutti gli elementi tecnologici sono stati verniciati in sito da restauratrici al fine di garantire un elevato livello di mimetizzazione, pur dichiarando la sua natura di elemento tecnologico distinguibile dal manufatto in fase di percezione ravvicinata. Tutti gli apparecchi sono dotati di ottiche e di accessori frangiluce, calibrati sulle geometrie degli oggetti da illuminare, sugli effetti chiaroscurali desiderati e sul contenimento dei fenomeni di abbagliamento dai punti di vista principali. In particolare, nello spazio che precede la cappella del martirio, caratterizzato dalla presenza di una pavimentazione molto materica e ricca di altorilievi, è stato realizzato un sistema di illuminazione lineare a radenza che ne aiuta la lettura attraverso la calibrazione di luce ed ombre. La complessità dello spazio ipogeo si conclude in un volume rialzato che consente la visione delle mura dello stadio di Domiziano, dove un sistema lineare di illuminazione inserito in una struttura a basso impatto visivo, consente la lettura delle diverse tecniche di costruzione delle murature romane senza possibilità di vedere le fonti luminose e quindi in condizioni di massimo comfort visivo.
Il tipo di LED impiegato è caratterizzato da una tonalità calda (2.700 K), un elevatissimo livello di resa dei colori e garantisce elevati standard di conservazione grazie al contenimento delle radiazioni blu, che ai livelli di illuminamento sulle opere pittoriche, che nello scenario base oscillano tra i 20 e i 60 lx, ampiamente al di sotto dei limiti suggeriti dalle normative tecniche.
Fine Lavori : 2024
Realizzazione apparecchi custom: Federico Ognibene – ILM lighting
Cliente: Vicariato
Tipologia: Cultural Heritage
Photo Credits: FABERtechnica
Responsabile di progetto e coordinatore scientifico: Marco Frascarolo